- Guida locale
- noleggio bici trekking
- casco e borse laterlai
- pranzo
Opzioni:
- noleggio E-bike
Partenza
Otranto
Arrivo
Otranto
Percorso
38 km circa
Itinerario
L’entroterra Otrantino è forse la parte meglio conservata del Salento. Risalendo la valle dell’Idro, si visita un’antica cripta bizantina (dove è possibile ammirare degl affreschi fatti dai monaci greci) per poi sostare presso la Fondazione “le Costantine” dove si pratica l’arte della tessitura tradizionale.
Si attraversa quindi il “giardino megalitico” di Giurdignano, costellato di Dolmen e Menhir – monumenti di origine preistorica che nascondono misteri e leggende. Il menhir “San Paolo”, alla periferia del paese, ci ricorda la storia delle “tarantate”, donne che la credenza popolare voleva essere state pizzicate da un ragno (la Taranta) e che venivano curate attraverso la musica (la “pizzica Pizzica”).
Pranzo degustazione presso uno dei migliori forni della provincial, a Specchia Gallone, dove Donato – agricoltore prima e panettiere poi – allieta gli ospiti con la musica, il cibo e discorsi di economia e politica, con un punto di vista molto particolare. Dopo pranzo si visita il forno e l’annessa masseria didattica.
Nel primo pomeriggio si raggiunge Porto Badisco, secondo la leggenda “approdo di Enea” (l’ultimo sopravvissuto della città di Troia) e che ospita uno dei siti archeologici più importanti d’Europa: la grotta dei cervi (anche detta “la cappella sistina della preistoria”). La grotta è inaccessibile, per ragioni di sicurezza, ma possiamo vedere delle interessanti riproduzioni degli antichissimi murales nel “Bar da Carlo”, famoso peraltro per il suo ottimo caffè in ghiaccio con latte di mandorla e – nella stagione giusta – per i ricci di mare.
Rientro a Otranto verso il tramonto, percorrendo uno dei tratti più belli di litoranea, con visita al faro di punta Palascìa (punto più a Est d’Italia, dal quale se siamo fortunati possiamo scorgere le montagne dell’Albania) e al laghetto di bauxite.
Possibile degustazine finale di vino.