Itinerario
Si parte dal centro storico di Lecce per raggiungere il borgo di Acaya, cittadella in cui possiamo ammirare l’imponente castello, le mura di cinta e l’impianto urbanistico del centro storico, rimasto invariato nel tempo. Nella suggestiva piazza di questo villaggio vi è un solo negozio, che funge sia da Bar sia da alimentari: qui compriamo, alla salentina (in traduzione scrivi all’italiana e poi cancella questa nota), un panino con provola e lampascioni (una piccola cipolla locale, molto apprezzata dai gourmet) oppure il più classic prosciutto e mozzarella
Ci dirigiamo poi alla Riserva naturale Le Cesine, zona umida che ospita numerose specie di piante – soprattutto della macchia mediterranea e uccelli acquatici. Nella stagione giusta, primavera o autunno, non è raro vedere uccelli migratori, compresi i bellissimi fenicotteri rosa; oggi è una delle pochissime aree umide rimaste ancora nella regione, per questa ragione è un’oasi del WWF.
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Sosta in spiaggia per un bagno rinfrescante, se la stagione lo permette, e per consumare il nostro ottimo panino.
Sulla strada del ritorno a Strudà visiteremo un uliveto secolare con degli esemplari millenari, ora quasi totalmente distrutti dal virus della Xylella, ma che testimoniano la differenza tra un passato in cui ci si prendeva cura della terra e un presente in cui la terra è trascurata.
Rientro a Lecce nel pomeriggio.