Si spengono le playstation e i cellulari, si accendono i cervelli e le mani! La "Ludoteca Itinerante" è un evento che ogni anno riempie il giardino del Salento Bike Cafè di giochi interamente costruiti a mano, in uno spazio condiviso dove possono partecipare “bambini di tutte le età e altezze da 0 a 99 anni”.
Lo spirito dell’iniziativa lo spiega il suo creatore, Valerio Bonsegna: “Il gioco crea uno spazio ‘altro’ dove ognuno può dismettere il proprio ruolo sociale - in cui gli adulti sono spesso rinchiusi - e riscoprire il bambino interiore. Se è vero, come diceva Platone, che ‘si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione’, il ludus diventa uno spazio dove persone di diverse fasce di età, estrazione sociale, cultura e provenienza possono insieme "mettersi in gioco", utilizzando al meglio le loro risorse: dall'abilità manuale, al controllo ed equilibrio, dall'ascolto reciproco alla capacità di concentrazione.
Spesso siamo condannati a un ruolo passivo (dalla televisione, dal cinema), o falsamente attivo (dai giochi elettronici e le playstation), qui invece si tratta di scoprire da soli le regole, utilizzando l’intuito, o addirittura inventarle! I giochi a disposizione dei partecipanti sono stati tutti costruiti a mano - con materiale di riciclo - in un atellier/garage nelle campagne di Velletri, alle porte di Roma. Sono serviti "ingegno, esperienza, sospiri e respiri in azione, perché l'idea potesse farsi reale e la ludoteca prendesse finalmente forma." La tecnica utilizzata è stata quella dell’Up-cycling (usata anche per costruire gli arredi del posto che ospita la ludoteca: il Salento Bike Cafè), che consiste nel ridare vita a oggetti o parti di oggetti andate in disuso (come fondi di armadio, cassetti, gambe di tavoli, bastoni di tenda), trasformandole in oggetti maneggiabili e pronti per “essere giocati”. La cultura dei Ludubus (le ludoteche itineranti) nasce in Inghilterra e Germania, negli anni ’70. Era in qualche modo un’emanazione della cultura hippye, che elaborò dei furgoni viaggianti pieni di giochi e attività didattiche, portandoli in posti dove non c’erano strutture adeguate, in piccoli villaggi tra i monti e in paesi remoti. Alcuni dei giochi sono tradizionali (cinesi, latini, scandinavi), altri sono di nuova creazione.
Ecco alcuni esempi di giochi:
- "La matita cooperativa" (dove 4/8 persone guidano, con un filo ciascuno, una enorme matita ancorata ad un disco di legno).
- "Tangram" (Antico gioco di origine cinese, ottenuto scomponendo un quadrato in sette parti. Lo scopo del puzzle è quello di riformare il quadrato utilizzando tutti i pezzi senza sovrapposizioni. Inoltre è possibile ottenere un numero pressoché infinito di figure, oltre che il quadrato).
- "in due si può" (due giocatori impugnano le maniglie alle estremità di una tavola di legno all'interno della quale ci sono molte "trappole": devono cercare di muoverla facendo scorrere una biglia da una parte all’altra del percorso senza farla cadere nei fori).
- "Serpente" (il giocatore sale in piedi su una piattaforma instabile, deve trovare l'equilibrio, e far fare il percorso con la biglia senza farla cadere nei buchi).
- "Mokki" (gioco nazionale finlandese. Si tira un pezzo di legno cercando di far cadere dei birilli. Il punteggio del lancio è uguale al numero di birilli caduti o, se ne cade uno solo, al numero inciso sul birillo. La particolarità è che i birilli vanno riposizionati li dove sono caduti, dunque il campo di gioco si allarga sempre di più).