Itinerario
Gallipoli e il suo entroterra conservano ancora tracce dell’antica ricchezza, generata dal commercio di olio lampante.
Prima tappa ad Alezio (antica città di origine messapica, dove vi è un’interessante museo di Arte Messapica, che possiamo visitare, e che raccoglie pezzi unici di questa civiltà pre-romana che abitava queste terre nel I millennio a.c.) per una piccola sosta in un caseificio, dove vediamo la lavorazione della mozzarella e della ricotta. Seconda tappa a Tuglie per lo strabiliante Museo della Radio (i cui esemplari, telegrafi compresi, sono tutti funzionanti!) o - a scelta - per il Museo della Civiltà Contadina.
A Sannicola visitiamo un piccolo frantoio ipogeo, dove un tempo venivano spremute le olive e si otteneva l’olio di oliva, esportato fino a metà ottocento in tutta Europa come olio lampante (per l’illuminazione)
Dopo, puntiamo di nuovo verso il mare: nel Parco Naturale di Porto Selvaggio faremo un pranzo al sacco all’ombra della pineta e chi vorrà anche un bagno rigenerante nelle fresche acque sorgive.
Sulla strada del ritorno da non perdere uno stop a Santa Caterina, un tranquillo villaggio sul mare I cui abitanti e visitatori sembrano non aver altra attività che quella di mangiare degli ottimi gelati (I migliori della regione!).
Possibilità di visitare il museo della memoria e dell’accoglienza (che racconta la storia dei profughi isrealiani che furono accampati da queste parti alla fine della seconda Guerra mondiale) e all’aquario comunale.
Rientro a Gallipoli prima del tramonto